mercoledì 19 novembre 2008

Ciao a tutti, oggi vi voglio omaggiare di un altro tipo di bellezza...

La Poesia!
la poesia, non quelle famose che già conosciamo tutti, di questi molti grandi Poeti...no!
Ma poeti sconosciuti, poeti in erba, poeti che non sanno neanche di esserlo!
ma, con una penna e un foglio riescono a rendere vive le loro frasi... dando forte emozioni!

Spero che quelle che vi farò leggere vi piaceranno, come sono piaciute a me!


Voglio parlarvi di Giuseppe, un ragazzo di 35 anni, non sbaglio è proprio un ragazzino,
quando mi capita di parlare con lui, ho l'impressione di trovarmi davanti a Peter Pan...
Giuseppe è Romano de Roma, molto fiero di esserlo... un ragazzo pieno di sentimenti buoni, un ragazzo che anche alla sua giovane età ha sofferto tanto, ma la sua gioia di vivere supera quei momenti tristi. Quindi iniziò a scrivere, a raccontarsi attraverso la poesia, secondo lui il miglior modo per parlare di se.
Una frase che mi disse fu "Sono stato tradito da molte persone, ma continuo sempre ad amarle. "


"Un amore impossibile"

Quelle parole...scritte nello specchio del cielo
senza vergogna, senza nessuna paura,
un inchiostro amaro che vorrei cancellare,
ma nulla lo permette...le stelle sembrano parlare di te
e io ascolto il loro canto...Notti passate a pensare,
a piangere per un amore impossibile.
I tuoi occhi stanotte guardano ancora il cielo...
lo sbattere di due ali riaccende una speranza...
Un angelo splendido arriva al mio fianco
e quando mi ritrovo nei suoi occhi, nei tuoi occhi
capisco che le parole sono finite. sono parole a lungo custodite
vorrei farle scendere ad una ad una con le lacrime
ma sono imprigionate nel mio cuore
E' la dura realtà che non può cambiare e sole, triste mi ritrovo
avvolto da queste gelide coperte
mentre l'unico conforto sono le note di una canzone
che parla di un amore puro, sincero
ma mai troppo impossibile per nascere!

Giuseppe

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L'amicizia...una altra delle bellezze della vita....

Un altra forma di bellezza, non meno importante delle altre, ma una da tenersi forte quando c'è .
Questa è L 'AMICIZIA!


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Credo in te, amico.
Credo nel tuo sorriso,
finestra aperta nel tuo essere.
Credo nel tuo sguardo,
specchio della tua onestà.
Credo nella tua mano,
sempre tesa per dare.
Credo nel tuo abbraccio,
accoglienza sincera del tuo cuore.
Credo nella tua parola,
espressione di quel che ami e speri.
Credo in te, amico,
così, semplicemente,
nell'eloquenza del silenzio.

Elena Oshiro


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Lo splendore dell'amicizia
non è la mano tesa
né il sorriso gentile
né la gioia della compagnia:
è l'ispirazione spirituale
quando scopriamo
che qualcuno crede in noi
ed è disposto a fidarsi di noi.

R.W.Emerson


Ricordate! chi trova un amico trova un tesoro! e questo tesoro è una bellezza da custodire gelosamente.

domenica 2 novembre 2008

Breve storia della bellezza

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Ma che cos'è la bellezza? "Ciò che è bello è buono", scriveva Platone. "La bellezza è la verità, la verità è la bellezza", poetava John Keats. In effetti, con la parola "bellezza" si fa riferimento a più elementi: una cosa è la "cosmetica", un'altra i "canoni di bellezza", un'altra ancora "l'estetica" filosofica. Le maggiori critiche e diffidenze sono comunque da riferirsi alla cosmetica. I belletti, che non a caso vengono anche chiamati "trucchi", sono spesso stati considerati astuzie femminili di cui diffidare, una sorta di truffa contro la quale difendersi. "Giaci in cento vasetti e la tua faccia non dorme con te" sentenziava Marziale. Le prime pratiche cosmetiche hanno origini religiose e venivano utilizzate per avvicinare l'aspetto umano alla bellezza divina. L'uso dei cosmetici risale alla preistoria, in seguito gli Egizi furono i primi veri cultori della bellezza del corpo in senso assoluto, tanto da avere persino due divinità preposte alla cosmesi ed ai profumi: Bes e Toth.

I modelli di bellezza cui è stato fatto e si fa riferimento variano a seconda dei luoghi e dei popoli. "Un piedino piccolo su una donna è molto bello" recitava l'antica tradizione cinese: il che portò (pratica ora illegale) milioni di genitori a rompere l'arco del piede delle proprie figlie per poi costringerlo in una bendatura strettissima al fine di ottenere quella particolare e "aggraziata" andatura.
Vi sono comunque due qualità costanti che identificano i modelli di bellezza in tutte le culture: il segnale di gioventù e quello di salute. Entrambi, infatti, rappresentano un'irresistibile attrattiva sessuale. Ecco perché una pelle priva di rughe o la flessibilità dei movimenti vengono perseguite con tanto accanimento. Così una bella abbronzatura piace, al punto da aver stimolato la nascita di centri appositi dove procurarsela, perché la carnagione scura rappresenta un inconscio richiamo sessuale (derivato dal fatto che gli organi sessuali hanno sempre una pigmentazione più scura rispetto al resto del corpo). Allo stesso modo, l'usanza degli uomini di radersi trae origine dal desiderio di restare giovani (la barba, infatti, è un segno caratteristico della mascolinità adulta).
Sono soprattutto le donne, però, che si sono dovute "conformare" all'immagine che di loro volevano gli uomini ed hanno dovuto subire quello che Riane Eisler chiama "addomesticamento" (Riane Eisler è un'antropologa americana, nota per i suoi studi sull'evoluzione). "Le donne confezionavano se stesse a beneficio degli occhi degli uomini, per ottenere la loro protezione e il loro potere", scrive. Non è un caso che nella preistoria le raffigurazioni femminili privilegiassero l'aspetto procreativo.
Con i Greci i canoni estetici furono elevati a sistema (l'applicazione per eccellenza si trova nell'arte di Policleto, che dedicò un'intera opera alle leggi della simmetria della figura umana). In Atene la bellezza muliebre era "dovuta" tanto da essere sorvegliata da Magistrati detti Gineconomi, che multavano le donne che trascuravano di abbigliarsi e presentarsi nelle strade come richiesto. Tra gli "artefici" usati dalle donne greche c'erano corsetti e cuscini usati per snellire o riempire, a seconda delle esigenze, le diverse parti del corpo, nonché sandali con il tacco alto, busti con stecche per comprimere la pancia e seni finti.
Nell'antica Roma le donne iniziarono a tingersi i capelli di biondo a seguito dell'"incontro" con i barbari. Nel Medioevo si andò affermando un'immagine di donna-bambina perché occorreva fare i conti con una società guerriera: l'incapacità militare era una notevole limitazione, che escludeva le donne dall'organizzazione feudale e, al di fuori del matrimonio o del monastero, rischiavano di essere bruciate come streghe sul rogo per un nonnulla. Facendo un salto di secoli, i busti in cui si costringevano le donne nel Settecento e oltre ne deformavano la gabbia toracica e per schiarire la pelle si ricorreva a un impasto a base di carbonato di piombo (la cerussa) che rendeva l'incarnato trasparente e portava alla morte per avvelenamento.
Un'importante svolta fu quella segnata dal diffondersi dell'igiene. La salute divenne finalmente il bene più prezioso e la prima fonte di bellezza nella seconda metà dell'Ottocento, in piena epoca positivista. Altra grande rivoluzione fu, più recentemente, quella attuata dal femminismo. La bellezza femminile declinata sui capricci del desiderio maschile fu messa al bando: gonnelloni e zoccoli diventarono una specie di divisa, negazione di ogni frivolezza ma anche della stessa fisicità femminile. Da sempre, infatti, è esistito un legame fra i canoni di bellezza e il pensiero, le fobie, le ossessioni espresse dalla società in quel momento.
Oggi viviamo quella che è stata chiamata "sindrome del puzzle", cioè il disagio di convivere con un corpo che viene considerato e valutato a porzioni (che solo se levigate e incastrate correttamente tra loro sono in grado di comporre un insieme armonioso, basti pensare alla moda delle "labbra siliconate"). Per certi versi, come vedremo, i progressi della scienza sono stati e sono preziosi e non è da demonizzare il fatto che la chirurgia estetica sia ormai, sotto il profilo economico, alla portata di tutti o quasi. I dubbi sorgono di fronte al perseguimento di modelli sempre più irreali: da una parte uomini e donne "bionici", dall'altra bellezze efebiche. Entrambi estremi, inesistenti, irraggiungibili.

il link che vi ho messo in basso alla pagina, vi inavita ad entrare nel mondo naturale per una prevenzione e cura per del nostro corpo e organismo.
Ricordiamoci che la cura del corpo e della mente ci aiuta a vivere in modo sereno, soppratutto se fatto in modo naturale.

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