domenica 7 dicembre 2008

La bellezza dell'odorato.....

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Immergersi nei profumi della passione ha lo stesso effetto di un bagno ristoratore...


Offro lavoro....profumato!!!!


A volte le occasioni accadono per caso


come se qualcuno da lassù si fosse accorto

che c'è bisogno di un cambiamento.

Questo è quello che è successo a me!

Adesso anch'io desidero offrire questa grande

opportunità ad altri.


Se anche tu hai bisogno di un reale cambiamento, chiamami:

3496506349

oppure

e-mail: mariadimento@live.it

contatto skype:

dimentomaria

mercoledì 19 novembre 2008

Ciao a tutti, oggi vi voglio omaggiare di un altro tipo di bellezza...

La Poesia!
la poesia, non quelle famose che già conosciamo tutti, di questi molti grandi Poeti...no!
Ma poeti sconosciuti, poeti in erba, poeti che non sanno neanche di esserlo!
ma, con una penna e un foglio riescono a rendere vive le loro frasi... dando forte emozioni!

Spero che quelle che vi farò leggere vi piaceranno, come sono piaciute a me!


Voglio parlarvi di Giuseppe, un ragazzo di 35 anni, non sbaglio è proprio un ragazzino,
quando mi capita di parlare con lui, ho l'impressione di trovarmi davanti a Peter Pan...
Giuseppe è Romano de Roma, molto fiero di esserlo... un ragazzo pieno di sentimenti buoni, un ragazzo che anche alla sua giovane età ha sofferto tanto, ma la sua gioia di vivere supera quei momenti tristi. Quindi iniziò a scrivere, a raccontarsi attraverso la poesia, secondo lui il miglior modo per parlare di se.
Una frase che mi disse fu "Sono stato tradito da molte persone, ma continuo sempre ad amarle. "


"Un amore impossibile"

Quelle parole...scritte nello specchio del cielo
senza vergogna, senza nessuna paura,
un inchiostro amaro che vorrei cancellare,
ma nulla lo permette...le stelle sembrano parlare di te
e io ascolto il loro canto...Notti passate a pensare,
a piangere per un amore impossibile.
I tuoi occhi stanotte guardano ancora il cielo...
lo sbattere di due ali riaccende una speranza...
Un angelo splendido arriva al mio fianco
e quando mi ritrovo nei suoi occhi, nei tuoi occhi
capisco che le parole sono finite. sono parole a lungo custodite
vorrei farle scendere ad una ad una con le lacrime
ma sono imprigionate nel mio cuore
E' la dura realtà che non può cambiare e sole, triste mi ritrovo
avvolto da queste gelide coperte
mentre l'unico conforto sono le note di una canzone
che parla di un amore puro, sincero
ma mai troppo impossibile per nascere!

Giuseppe

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chi si iscrive alla mailing list rriceverà in regalo un e-book di poesie scritte da Giuseppe

L'amicizia...una altra delle bellezze della vita....

Un altra forma di bellezza, non meno importante delle altre, ma una da tenersi forte quando c'è .
Questa è L 'AMICIZIA!


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Credo in te, amico.
Credo nel tuo sorriso,
finestra aperta nel tuo essere.
Credo nel tuo sguardo,
specchio della tua onestà.
Credo nella tua mano,
sempre tesa per dare.
Credo nel tuo abbraccio,
accoglienza sincera del tuo cuore.
Credo nella tua parola,
espressione di quel che ami e speri.
Credo in te, amico,
così, semplicemente,
nell'eloquenza del silenzio.

Elena Oshiro


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Lo splendore dell'amicizia
non è la mano tesa
né il sorriso gentile
né la gioia della compagnia:
è l'ispirazione spirituale
quando scopriamo
che qualcuno crede in noi
ed è disposto a fidarsi di noi.

R.W.Emerson


Ricordate! chi trova un amico trova un tesoro! e questo tesoro è una bellezza da custodire gelosamente.

domenica 2 novembre 2008

Breve storia della bellezza

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vi invito a linkkare quì

Ma che cos'è la bellezza? "Ciò che è bello è buono", scriveva Platone. "La bellezza è la verità, la verità è la bellezza", poetava John Keats. In effetti, con la parola "bellezza" si fa riferimento a più elementi: una cosa è la "cosmetica", un'altra i "canoni di bellezza", un'altra ancora "l'estetica" filosofica. Le maggiori critiche e diffidenze sono comunque da riferirsi alla cosmetica. I belletti, che non a caso vengono anche chiamati "trucchi", sono spesso stati considerati astuzie femminili di cui diffidare, una sorta di truffa contro la quale difendersi. "Giaci in cento vasetti e la tua faccia non dorme con te" sentenziava Marziale. Le prime pratiche cosmetiche hanno origini religiose e venivano utilizzate per avvicinare l'aspetto umano alla bellezza divina. L'uso dei cosmetici risale alla preistoria, in seguito gli Egizi furono i primi veri cultori della bellezza del corpo in senso assoluto, tanto da avere persino due divinità preposte alla cosmesi ed ai profumi: Bes e Toth.

I modelli di bellezza cui è stato fatto e si fa riferimento variano a seconda dei luoghi e dei popoli. "Un piedino piccolo su una donna è molto bello" recitava l'antica tradizione cinese: il che portò (pratica ora illegale) milioni di genitori a rompere l'arco del piede delle proprie figlie per poi costringerlo in una bendatura strettissima al fine di ottenere quella particolare e "aggraziata" andatura.
Vi sono comunque due qualità costanti che identificano i modelli di bellezza in tutte le culture: il segnale di gioventù e quello di salute. Entrambi, infatti, rappresentano un'irresistibile attrattiva sessuale. Ecco perché una pelle priva di rughe o la flessibilità dei movimenti vengono perseguite con tanto accanimento. Così una bella abbronzatura piace, al punto da aver stimolato la nascita di centri appositi dove procurarsela, perché la carnagione scura rappresenta un inconscio richiamo sessuale (derivato dal fatto che gli organi sessuali hanno sempre una pigmentazione più scura rispetto al resto del corpo). Allo stesso modo, l'usanza degli uomini di radersi trae origine dal desiderio di restare giovani (la barba, infatti, è un segno caratteristico della mascolinità adulta).
Sono soprattutto le donne, però, che si sono dovute "conformare" all'immagine che di loro volevano gli uomini ed hanno dovuto subire quello che Riane Eisler chiama "addomesticamento" (Riane Eisler è un'antropologa americana, nota per i suoi studi sull'evoluzione). "Le donne confezionavano se stesse a beneficio degli occhi degli uomini, per ottenere la loro protezione e il loro potere", scrive. Non è un caso che nella preistoria le raffigurazioni femminili privilegiassero l'aspetto procreativo.
Con i Greci i canoni estetici furono elevati a sistema (l'applicazione per eccellenza si trova nell'arte di Policleto, che dedicò un'intera opera alle leggi della simmetria della figura umana). In Atene la bellezza muliebre era "dovuta" tanto da essere sorvegliata da Magistrati detti Gineconomi, che multavano le donne che trascuravano di abbigliarsi e presentarsi nelle strade come richiesto. Tra gli "artefici" usati dalle donne greche c'erano corsetti e cuscini usati per snellire o riempire, a seconda delle esigenze, le diverse parti del corpo, nonché sandali con il tacco alto, busti con stecche per comprimere la pancia e seni finti.
Nell'antica Roma le donne iniziarono a tingersi i capelli di biondo a seguito dell'"incontro" con i barbari. Nel Medioevo si andò affermando un'immagine di donna-bambina perché occorreva fare i conti con una società guerriera: l'incapacità militare era una notevole limitazione, che escludeva le donne dall'organizzazione feudale e, al di fuori del matrimonio o del monastero, rischiavano di essere bruciate come streghe sul rogo per un nonnulla. Facendo un salto di secoli, i busti in cui si costringevano le donne nel Settecento e oltre ne deformavano la gabbia toracica e per schiarire la pelle si ricorreva a un impasto a base di carbonato di piombo (la cerussa) che rendeva l'incarnato trasparente e portava alla morte per avvelenamento.
Un'importante svolta fu quella segnata dal diffondersi dell'igiene. La salute divenne finalmente il bene più prezioso e la prima fonte di bellezza nella seconda metà dell'Ottocento, in piena epoca positivista. Altra grande rivoluzione fu, più recentemente, quella attuata dal femminismo. La bellezza femminile declinata sui capricci del desiderio maschile fu messa al bando: gonnelloni e zoccoli diventarono una specie di divisa, negazione di ogni frivolezza ma anche della stessa fisicità femminile. Da sempre, infatti, è esistito un legame fra i canoni di bellezza e il pensiero, le fobie, le ossessioni espresse dalla società in quel momento.
Oggi viviamo quella che è stata chiamata "sindrome del puzzle", cioè il disagio di convivere con un corpo che viene considerato e valutato a porzioni (che solo se levigate e incastrate correttamente tra loro sono in grado di comporre un insieme armonioso, basti pensare alla moda delle "labbra siliconate"). Per certi versi, come vedremo, i progressi della scienza sono stati e sono preziosi e non è da demonizzare il fatto che la chirurgia estetica sia ormai, sotto il profilo economico, alla portata di tutti o quasi. I dubbi sorgono di fronte al perseguimento di modelli sempre più irreali: da una parte uomini e donne "bionici", dall'altra bellezze efebiche. Entrambi estremi, inesistenti, irraggiungibili.

il link che vi ho messo in basso alla pagina, vi inavita ad entrare nel mondo naturale per una prevenzione e cura per del nostro corpo e organismo.
Ricordiamoci che la cura del corpo e della mente ci aiuta a vivere in modo sereno, soppratutto se fatto in modo naturale.

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martedì 28 ottobre 2008

la bellezza di un amicizia tra un uomo e una donna....

amicizia tra uomo e donna : realizzabile o pura utopia?


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«Nessun uomo può essere amico di una donna che giudica attraente:
vuole sempre portarsela a letto.»

Dal film Harry, ti presento Sally

RIPORTO QUESTO PEZZO CHE HO TROVATO MOLTO INTERESSANTE. A VOI LE CONSIDERAZIONI :

E' possibile un rapporto amichevole, senza alcuna implicazione amorosa, tra un un uomo e una donna che si trovano reciprocamente interessanti, gradevoli e simpatici?
Secondo il protagonista del film la risposta é un NO secco.
In effetti sono tantissimi i casi in cui una relazione affettiva nasce come una semplice amicizia, per poi scivolare in un legame più coinvolgente. Quando manca il classico colpo di fulmine, l'amicizia infatti sembra essere la fase che precede l' innamoramento vero e proprio.
Nella vita quotidiana, amicizia e amore sono due sentimenti che però vengono ben distinti. L'esperienza di tutti i giorni infatti sembrerebbe smentire la teoria dell'attrazione fatale tra i sessi: tutti noi intratteniamo una quantità di rapporti amichevoli con esponenti dell'altro sesso (partner di amici, colleghi di lavoro, vecchi compagni di scuola, ecc.) senza per questo vivere molteplici innamoramenti e senza coltivare relazioni sessuali parallele.
E allora come la mettiamo? L'amicizia pura e disinteressata tra uomo e donna é possibile oppure no?

Esistono tre gradazioni diverse di amicizia tra uomo e donna, schematizzate brevemente qui di seguito:

1. Livello superficiale. E' il rapporto che si ferma al piacere di scambiare quattro chiacchiere, di scherzare, di coccolarsi con un sorriso o con un atteggiamento di disponibilità verso l'altro. Si tratta di una situazione che può essere definitiva e durare per sempre oppure può trasformarsi in totale indifferenza, o ancora evolvere in un rapporto più stretto.
Dipende dalla frequenza con cui ci si vede: se gli incontri sono sporadici, nessuno sentirà la mancanza dell'altro; se invece le occasioni di contatto si moltiplicano e di intensificano, il piacere di vedersi cresce in proporzione.

2. Livello più profondo. C'é il desiderio di conoscere l'opinione dell'altro, di confrontare le proprie esperienze e di fare cose insieme: c'é stima ma anche senso di affinità, la scoperta di un legame basato sul simile per cui ci si capisce al volo. E' l'amicizia che nasce quando si lavora gomito a gomito, quando si condivide una parte del tempo libero o quando si scopre di avere un progetto, un hobby, una passione in comune.

3. Livello intenso. Uno stadio ancora più intenso di amicizia é caratterizzato dall'apertura e dalla confidenza totale e dal reciproco affidarsi: saltano le barriere, non si hanno più segreti e si cerca nell'altro sostegno e conforto.
A questo livello cadono le convenzioni sociali e le regole secondo cui, specie con una persona dell'altro sesso, non sta bene dire o fare certe cose.

Il rapporto uomo-donna si ferma di solito al primo livello, quello epidermico, basato soltanto sulla gradevolezza della compagnia. Sono queste le amicizie più frequenti. Forse non andrebbero nemmeno chiamate amicizie, ma sono le uniche consentite senza problemi, senza suscitare gelosie o malumori nel partner; le uniche che appaiono esenti dal possibile rischio di complicazioni sentimentali.

Quando l'amicizia passa alla fase successiva, scatta già un campanello d'allarme nella testa dei protagonisti (o di uno dei due): stare bene con una persona dell'altro sesso, anche soltanto sulla base di interessi ed esperienze comuni, sembra quasi l'anticamera dell'innamoramento.
A volte questa idea rimane sotto il livello della consapevolezza, e non arriva a condizionare davvero il rapporto di amicizia: i due vanno consolidando un legame cordiale, di fiducia e rispetto reciproco, che non intralcia minimamente le rispettive vite sentimentali, anche perché manca la componente più pericolosa: il sesso. L'attrazione c'é ma nessuno dei due o la percepisce o la vuole ammettere. E così questo livello di amicizia, già al limite con qualcos'altro, può essere mantenuto anche per parecchio tempo. Ma é tutt'altro che stabile: quando uno dei due "amici" vivrà una profonda delusione affettiva o sentirà la disperazione della solitudine, sarà facile guardare l'altro con occhi diversi, e scivolare alla fase successiva o andare ancora oltre.

Nella fase più intensa, é raro ma succede: tra uomo e donna si può instaurare un tipo di relazione simbiotica che non é ancora di coppia, ma che ne ha tutte le caratteristiche, tranne quella sessuale.
E' ovviamente una situazione insostenibile e che costringerà i due a fare delle scelte: mettersi insieme e così definire in modo chiaro il loro rapporto, oppure allentare il legame per non lasciarsi soffocare e mantenere lo spazio mentale e affettivo anche per altri rapporti. O addirittura infrangere l'amicizia dopo aver constato per esempio, che le finalità sono diverse (uno é innamorato, l'altro no) e che il menage é ambiguo e per certi versi opprimente.

Al di là dei casi limite, i rapporti amichevoli di livello 2 possono essere mantenuti e risultano molto gratificanti, a patto però che siano presenti alcuni elementi di base.

  1. Manca l'attrazione sessuale. I due si piacciono, trovano di avere una forte intesa cerebrale ed emotiva, ma si giudicano dotati reciprocamente di poco o niente sex appeal. Starebbero a parlare per ore, ma lontani dalla camera da letto.
  2. Ciascuno vive un rapporto di coppia stabile e felice. Frasi del tipo Lui (o lei) non mi capisce... infarciscono le conversazioni dei futuri amanti. Se in un rapporto uomo e donna questo non succede, perché sono entrambi appagati dal punto di vista affettivo e sessuale, allora l'amicizia é genuina.
  3. Si é già superata la fase dell'innamoramento. Due persone che si sono amate e che, ad un certo punto, hanno sperimentato la fine della storia comune senza per questo odiarsi, possono diventare davvero molto amici. Ma nè lui nè lei devono avere ancora strascichi affettivi o ritorni di fiamma, altrimenti il rapporto é falso (e a rischio di clamorose rotture).
  4. I due riescono a parlare della loro amicizia senza censure o imbarazzi. E' il silenzio, il non detto a rendere un rapporto ambiguo. Fino a quando i due amici saranno in grado di parlare di quel che provano l'uno per l'altra con schiettezza e semplicità, avendo ben chiaro che il loro affetto é di qualità diversa rispetto a quello di chi si ama, non ci saranno fraintendimenti.
  5. Ognuno desidera sinceramente il bene dell'altro. La vera amicizia é così: ci si identifica talmente nell'altra persona, e si é così impegnati a tifare per lei da far passare in secondo piano ogni forma di possessività. Se vogliamo davvero che incontri l'amore vero, che si realizzi nella vita e che sia felice, anche se questo ci impedirà di stare vicini, allora non c'é niente da dire: si tratta veramente di una grande, incontaminata amicizia.

domenica 26 ottobre 2008

La Naturale Bellezza

Dov'è la vera bellezza secondo voi?
Bene! la vera bellezza secondo me, la troviamo in così tanti posti, non ci rendiamo neanche conto di quanto sia vicina.
La troviamo alzando gli occhi al cielo guardando un gabbiano in volo, o guardando verso terra e vedere un coniglio bianco, già la bellazza un aspetto straordinario della vita.....
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Che ne pensate voi?
La bellezza è anche questo per esempio:
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I ragazzi che si amano

I ragazzi che si amano si baciano in piedi Contro le porte della notte E i passanti che passano li segnano a dito Ma i ragazzi che si amano Non ci sono per nessuno Ed è la loro ombra soltanto Che trema nella notte Stimolando la rabbia dei passanti La loro rabbia e il loro disprezzo le risa la loro invidia I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno Essi sono altrove molto più lontano della notte Molto più in alto del giorno Nell'abbagliante splendore del loro primo amore.

Jacques Prèvert


Credo che i nostri occhi non capiranno mai.....o la nostra mente...quanti tipi di bellezza abbiamo la fortuna di avere, di vedere, ma forse perchè non abbiamo l'animo libero...corriamo sempre...corri di quà corri di là....
sentire il profumo di un fiore....vedere una copia che amoreggia passeggiando nel parco....ma cosa ci costa fermarci? guardiamo la bellezza a due passi da noi...
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Penso che abbiate capito cos'è per me la bellezza naturale....
___________continua